Scuola primaria:
Il gioco degli scacchi, nella scuola primaria, ha una doppia valenza:
♟ didattico-educativa e ludico-sportiva.
- Introduzione della terminologia scacchistica e primo contatto con la scacchiera come attività ludica di collegamento con le attività didattiche.
- Dal gioco “con” la scacchiera al gioco “sulla” scacchiera per un primo avvio sistematico alla conoscenza del movimento dei pezzi ed alla tecnica iniziale del gioco, con particolare attenzione allo sviluppo delle abilità logico deduttive.
- Ulteriore limitato approfondimento della tecnica del gioco come mezzo per il raggiungimento del fine previsto, attraverso la realizzazione di obiettivi a medio e lungo termine (ricerca delle strategie per giungere allo scacco matto o alla vittoria in altro modo o al pareggio).
- Esercitazioni, individuali e a squadre, di gi oco organico sia per mettere a confronto le diverse individualità che per abituare i bambini a comunicare senza prevaricarsi affinché i conflitti socio cognitivi siano produttivi e non si risolvano, come spesso accade, nella vittoria dell’uno e nella remissività o abbandono dell’altro.
Scuola Secondaria di 1° grado:
Dopo aver illustrato i successivi elementi base del gioco (scacco, scaccomatto, stallo, arrocco , ecc.) e la notazione delle mosse, si possono prevedere situazioni di complessità crescente sulla scacchiera. ad esempio: a) si considerano posizioni iniziali con più pezzi di colore diverso e si eseguono percorsi logici di movimento e cattura con lo scopo di incrementare abilità e capacità di attenzione, di previsione, di calcolo, di decisione (una volta eseguita la mossa, non si può più tornare indietro! per sviluppare capacità di osservazione, di riflessione, di memorizzazione, di astrazione possono essere concretamente utilizzati i concetti di “scacco”, “scaccomatto”, “stallo” intesi rispettivamente come “minaccia”, “impossibilità di difendersi”, “impossibilità di proseguire” (questi termini sono ormai diventati patrimonio comune del linguaggio moderno della società, riuscendo a sintetizzare con una sola parola molte situazioni differenti).
Consolidamento del gioco, attraverso l’illustrazione di brevi partite, brillanti e non, ed esercitazioni per sviluppare nel ragazzo la progettazione di un’azione in vista di uno scopo (obiettivo a medio termine: conseguimento di una posizione dominante; obiettivo a lungo termine: guadagno di materiale e/o scacco matto).
Primi esempi di partite brevi e semplici, finali elementari di pezzi contro re solo, altri finali elementari.
Scuola Secondaria di 2° grado:
♞ A questo livello scolastico certi aspetti educativi assumono una valenza più incisiva, soprattutto nell’ambito relazionale, contribuendo notevolmente alla formazione globale attraverso:
- consolidamento e potenziamento del controllo emozionale
- acquisizione della autonomia decisionale con lo sviluppo della logica astratta e sintetica mediante un corretto rapporto causa-effetto
- primi esempi di partite brevi e semplici, finali elementari di pezzi contro re solo, altri finali elementari
- responsabilizzazione sviluppo di attitudini psicologiche creatività e fantasia assestamento della capacità combinatoria del pensiero che permette contemporaneamente di considerare e far uso di strategie più complesse.
Il corso deve partire dalla verifica preliminare dell’effettiva conoscenza delle regole, specialmente delle regole “speciali” (scacco matto, arrocco, stallo, presa al varco, promozione del Pedone), non sempre note anche a chi sa un poco giocare.
Poi si può proseguire presentando a ogni lezione un paio di argomenti, calibrati sul livello degli studenti comprendenti per esempio i seguenti filoni:
Una breve impostazione storica sull’origine del gioco degli scacchi, sul suo successivo sviluppo nell’Europa Occidentale e nel mondo.
L’impostazione di una partita, attraverso esempi di semplici partite (ad es. di giocatori italiani del Seicento) che illustrino l’importanza di un rapido sviluppo dei pezzi e della lotta per il controllo del centro.
Elementi di tattica ripetendo e ampliando con gradualità quelli presentati nel corso per principianti, fino ad arrivare al concetto di “combinazione”.
Primi elementi di strategia : l’importanza delle strutture pedonali con esempi molto semplici. e soprattutto: analisi delle partite giocate (e registrate) dai ragazzi nelle simultanee con il docente o fra di loro.